giovedì 26 giugno 2008

A punti....(2)


Passano i Morphine, escono possenti dalla bellezza estetica delle mie AKG.

Il borsone Bershka di simil pelle gialla è appaggiato sulla scrivania, occupando uno spazio enorme.

Il Nokia, degno sostituto del Motorola, è in silenzioso e Giulia non risponde alle chiamate.

Ieri il caldo era asfissiante.

La mia solitudine, invece, rigenerante.

Mi sono appoggiata sulla sdraio del balcone, ieri sera, ascoltando i Verve (History, in loop) e bevendo un Estrella Damm che mi sa di vacanza e libertà.

Il mio immenso libro giapponese (quanto Nippon, ultimamente, nella mia vita) è bello e assurdo al tempo stesso.

Non ho intenzione di bruciare la mia casa, ne di suicidarmi, al limite brucio questo blog, che non legge nessuno.

La gio s'è incazzata, le passerà.

Se non le passa, passa a me.

Ho guardato bene e quella rosa non è una Violet Carson.

Peccato.

I Morphine, possenti.......

mercoledì 25 giugno 2008

A punti......


Le attese sono passate, ora restano i ricordi.

Fa caldo, ma è così bello che lo sia.

928 pagine, me restano circa 600.

C'è una siepe, a 5 metri dalla finestra e una rosa rossa, che dentro di me sogno che sia una Violet Carson.

Nell'iPod, all'improvviso, una cover di Blood Red Bird.

Devo accordare la mia chitarra elettrica, ma non ho voglia, chiederò a Stefano di farlo per me.

Le vacanze sono vicine.

Ieri ho visto Elena. Ogni volta che vedo Elena la tristezza mi assale e mi viene voglia di morire.

Una volta, tanto tempo fa, ho sognato di morire.

928 pagine, me restano circa 600.

Con 328 pagine la colonna sonora è stata la voce di Kazu Makino.

Una volta ho sognato Kazu Makino, la incontravo su una spiaggia di Barcellona e la baciavo.

Oggi sono così. Senza Verve.

I verve suonano a luglio, troppo lontano da me.

Oggi......

mercoledì 18 giugno 2008

Gente che va, gente che viene

Stamattina prendo la metropolitana. Stasera sono impegnata a Milano, per cui di usare la bici, nonostante il sole che finalmente è tornato, non se ne parla.

Trovo un posto a sedere, cerco intorno a me stampelle, donne incinte, anziani. Nessuno, mi siedo svelta.

Un ragazzo mi guarda.

Io mi diverto parecchio a reggere gli sguardi, a cercare l'imbarazzo negli occhi altrui. Questo mi sorride e si avvicina.

Alzo le mie difese, mi predispongo al sarcasmo...

...Giulia? Fa lui

Si

Ciao, è tanto che non ci vediamo

Ehmmmm, uhmmmm, ehmmmmm

Non ti ricordi di me immagino

(vuoto, assoluto) Così, su due piedi, di prima mattina....

Luca R....i, andavamo a scuola insieme

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Proprio niente?

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Scuole medie, il corso C

Guarda scusami, non è per fare la preziosa, ma non ricordo. Ma mi fa piacere che tu ti ricordi di me, dove scendi?

Loreto

Ti va un caffè? Ci beviamo un caffè insieme, così mi ricordi qualcosa, ti va?

No scusa, ho fretta!

Vabbè, dico io.

Ci ho provato a recuperare, io......

lunedì 16 giugno 2008

L'estate, dov'è?



Eccomi tornata da 6 giorni di assoluto relax. Mare, camminate in assoluta solitudine, agendina moleskine riempita di appunti, di idee, qualche bagno nell'acqua gelida, pagine di libro lette con avidità, foto, iPod a recuperare musiche mai ascoltate, abbronzature, gite in barca, mangiate di pesce e cous cous.

Poi torni a Milano. Freddo, pioggia, sensazioni invernali.

giovedì 5 giugno 2008

Scarlett e il "Rumore" per i Death Cab for Cutie



Scarlett e Death Cab for Cutie? Cosa c'entrano? Nulla, assolutamente.

Ma volevo dire 2 cose, posso? In fondo è il mio blog, un blog decommentato e potrò scriverci quello che voglio, giusto?

Il disco di Scarlett Johansson, che tanto avevo atteso, non è un granchè. O forse per me che l'adoro particolarmente in una veste ben precisa le attese erano troppe.

Pazienza.

I Death Cab for Cutie invece sono stati recensiti dai giornali prima che uscisse il loro disco. E "Rumore" che leggo spesso ha preso il fake del loro album e l'ha recensito. Fa sorridere, perchè il disco non era il loro, ma quello dei Velveteen.

Capita, penso.

Quanta frenesia a questo mondo.....

Domani sera prenderò un aereo


Attererò a Palermo, in quel bel aeroporto con terrazza sul mare. Ci sarà sicuramente un ragazzino appena maggiorenne ad attendermi che guiderà un furgone in direzione Trapani.

Mi lascerà al porto, sotto il sole caldo che sa di Africa a cercare un aliscafo che mi porti a Marettimo.

A Marettimo ci sarà un amico ad aspettarmi, un mare bellissimo, una casa bianca dai soffitti alti.

Ci saranno sole, mare, un silenzio irreale increspato dalle onde del mare. Porterò con me poche cose, 2 costumi, delle ciabattine, le birkenstock, lo zainetto, un jeans e un vestitino, un paio di magliette e una felpa di Pull & Bear. Porterò un libro, il Nokia e l'iPod coi cuffioni.

Ingrasserò, perchè la moglie del mio amico cucina da Dio. Mi abbronzerò, perchè il sole a Milano quest'anno non c'è e sono bianca latte da troppo tempo.

Ne ho voglia e bisogno, questa pioggia non la sopporto più. Un invito inaspettato e un aereo preso al volo.

mercoledì 4 giugno 2008

Lo spazio è la qualità della vita (in un giorno di pioggia)


Piove oggi, dicono che smetterà a metà mese. Speriamo.

Ho sempre odiato la pioggia, quando piove spesso mi chiudo in casa, mi do malata, mi perdo per i fatti miei.

Oggi ho fatto uguale, Ho chiamato me stessa in ufficio e ho lasciato il messaggio in segreteria. Funziona così, da me.

Indisposta, credo verrò domani.

Ho fatto poi 4 giri nel letto, e mi sono riaddormentata. Adesso aspetto che la Gio mi porti il giornale che leggerò fin dopo pranzo, mentre lei studia sui suoi libri.

Poi metterò i cuffioni e ascolterò qualche meraviglia musicale, così non la disturberò mentre studia nella quiete del mio appartamento.

Poi riprenderò il mio libro, girando la poltrona verso la finestra per leggere con la luce naturale. Con la tuta e il felpone a tenere caldo. Con gli occhiali sottili al posto delle lenti a contatto.

Magari verso le 17 prendo la Smart e vado al centro commerciale, che devo cercare qualcosa da regalare per un paio di compleanni.

Magari trovo da cenare in qualche kebabberia.

Indisposta, credo di venire domani. Ogni tanto bisogna sapersi riprendere i proprio spazi. Lo spazio è la qualità della vita.