
Non ho dormito stanotte. Ho guardato la TV generalista fino a tardi, fino alla noia. Poi ho preso i cuffioni della sennheiser e ho passato la notte con in mano l'iPod, le luci dell'alberello di Natale accese a dare un minimo di colore alla mia casa.
Notti insonni, mi capitano spesso negli ultimi anni. E' dall'agosto 2006, più o meno e credo di sapere perchè.
Ho passato la notte con i Radiohead di "in rainbows", con i Marlene Kuntz di "uno", con l'ultimo di Thurston Moore, con la colonna sonora di Control, con le Amiina, la versione (poco) meno depressa dei Sigur Ros, con i vecchi cd dei Kraftwerk e dei Neu!, con "Fragile" dei Nine inch Nails.
Mi sono lasciata andare alla musica depressa, malinconica, seriosa. Accovacciata davanti alla finestra, con le luci di Milano e suoi rumori appena fuori dai doppi vetri.
Alle 5.00 poi mi sono fatta una doccia (sorry, vicini, ma pazienza), mi sono vestita pesante, ho fatto 2 giri di sciarpa, infilati guanti e cappello e sono uscita, con l'iPod e il Nokia spento in tasca.
La mattina, buia che è ancora notte, il freddo, l'erba del parchetto ghiacciata e ho camminato fino ad un bar appena aperto.
"Mi devono ancora consegnare latte e briosche" è la prima cosa che mi ha detto il barista.
"Mi basta un caffè e poi aspetto".
In tasca avevo ancora l'iPod e mi sono isolata di nuovo. Guardando fuori dalla vetrina e aspettando l'alba.
Negli auricolari ascoltavo "paris, texas" di Ry Cooder.
Adesso ho sonno. Buongiorno....